Indagato e imputato: quali sono le differenze?

Le vicissitudini di un procedimento penale sono molte: chi si trova in questa situazione, ossia la la persona sospettata di aver commesso un reato, deve fare i conti con una serie di difficoltà e ostacoli che possono essere superati grazie alla collaborazione con il proprio legale.

Il procedimento penale ha inizio con l’apertura delle indagini preliminari e si conclude solo con la sentenza definitiva. Nello spazio temporale che intercorre tra questi due punti – solitamente diversi anni – ci sono moltissimi step intermedi: l’interrogatorio davanti al magistrato del pubblico ministero, l’udienza preliminare, e via dicendo.

Ai diversi momenti della vicenda corrisponde un mutamento dello status del soggetto sottoposto a procedimento: ad esempio se durante le indagini preliminari il sospetto risponde al stato di indagato nel corso del processo diventa un imputato. Ma vediamo di capire esattamente quale sia la differenza tra indagato ed imputato.

Cosa si intende per indagato?

Viene definito indagato colui il cui nome è stato iscritto formalmente nel registro delle notizie di reato tenuto presso ogni Procura della Repubblica, quello che comunemente viene chiamato il registro degli indagati.  Dal momento dell’iscrizione l’autorità giudiziaria provvederà a raccogliere tutti gli elementi utili per sostenere l’accusa: testimoni, documenti, e via dicendo.

Le indagini sono vincolate alla segretezza, ecco perché è molto probabile che la persona coinvolta non sappia di essere indagato fino a quando non verrà rinviato a giudizio diventando quindi un imputato.

L’avviso di garanzia: cosa significa?

Quante volte al Tg o su un giornale hai sentito parlare di avviso di garanzia? Si tratta del documento inviato all’indagato quando è arrivato il momento di renderlo informato delle indagini che si sono svolte attorno alla sua persona. Questo avviso gli consente di prepararsi ad un eventuale processo a suo carico oltre che ad alcune azioni che la polizia giudiziaria potrebbe compiere come per esempio perquisizioni e ispezioni. Nel caso si verifichino questi fatti l’indagato ha il diritto e la necessità di farsi difendere da un legale.

Cosa si intende per imputato?

A differenza della figura dell’indagato, nel Codice Penale viene espressamente definito lo status di imputato: assume la qualità di imputato la persona alla quale è attribuito il reato nella richiesta di rinvio a giudizio, di giudizio immediato, di decreto penale di condanna, di patteggiamento e nel giudizio direttissimo.

Si rimane imputati in ogni grado del processo, fino a quando non viene pronunciata la sentenza definitiva: in caso di condanna, l’imputato assumerà il diverso status di condannato, mentre nel caso di assoluzione la persona potrà togliersi di dosso la pesante condizione di imputato.

Quali sono le differenze tra queste due figure?

Andando oltre l’aspetto linguistico, tra gli status di indagato e di imputato non esistono differenze sostanziali: i diritti e le garanzie dell’imputato vengono poi estesi alla persona che passa ad essere indagata. Si può dunque dire che entrambi godono delle stesse tutele.

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